Prodursi il GAS Metano a casa si può!

Torniamo a parlare dell’indipendenza energetica come accennato nell’articolo attinente. La produzione di metano è tecnicamente abbastanza facile e, con strutture ben progettate, sicuro, efficiente, rispettoso dell’ambiente o addirittura utile allo stesso. Nella figura si può vedere schematizzato il principio di funzionamento di un bio-digestore e come mia abitudine cercherò di spiegare in maniera semplice e poco tecnica come produce metano.

In sostanza si tratta di un contenitore in cui è presente acqua con scarti alimentari o animali di quasi ogni genere tranne ossa o legni rigidi. Il processo di “digestione” avviene grazie a dei batteri in assenza di ossigeno, detta digestione anaerobica, che disgregano la materia organica trasformandola in gas, prevalentemente metano e materia organica “digerita” che potrebbe essere usato come concime naturale. Non me ne vogliano biologi ed esperti nel settore per la spiegazione semplicistica ma è una scelta per rendere comprensibile spero a chiunque il principio di funzionamento.

Questo tipo di serbatoi adibiti ed attrezzati per lo scopo, sono già in vendita su alcuni siti soprattutto orientali, hanno capacità variabili dalle poche decine di litri ad alcune centinaia ma come al solito manca l’informazione ed una cultura dell’autoproduzione. Mancano aziende che investano in progetti sicuri e facili da montare perché ad oggi solo chi ha un minimo di praticità può costruirlo per sé. Non necessitano di spazi immensi, potrebbero essere montati su terrazzi, di proprietà o condominiali, giardini. Hanno poca manutenzione soprattutto se progettati con giusta automazione, sarebbero alimentati da scarti umidi che attualmente riempiono i cassonetti. Gli scarti solidi e liquidi del bio-digestore, sono ottimo concime ed eviterebbero il consumo eccessivo di concimi chimici.

Sento spesso dire: “Se fosse così semplice lo avrebbero già fatto”. Sbagliato ed anzi, proprio in virtù di queste convinzioni che sembrano logiche, la strada verso l’indipendenza energetica va a rilento con scelte politiche sbagliate, leggi sbagliate, restrizioni sbagliate e sopra ogni cosa una disinformazione od omessa informazione che non comprendo fino a che punto sia voluta oppure no. Il mio intento, nel mio davvero piccolo, è cercare di far sapere, informare con parole semplici od esempi semplici proprio per dare un piccolissimo contributo ad un cambio di mentalità e cultura nell’uso dell’energia rinnovabile rispettosa dell’ambiente. Certo, non sarebbe proprio conveniente ad alcuni fornitori e lo comprendo ma purtroppo una rivoluzione culturale e sociale sembra essere necessaria per il nostro pianeta.

Luigi Litti