Agrovoltaico, Colture e pannelli e stesso campo

Trattore che attraversa filari sotto pensiline fotovoltaiche elevate; titolo “Colture e pannelli, stesso campo — che cos’è l’agrovoltaico”.

All’alba il trattore apre il primo solco, la rugiada luccica, in alto una trama d’ombra più fresca. Qui il campo lavora e l’energia lavora con lui. In questo articolo cerco di mettere ordine, come funziona l’agrovoltaico, quali regole lo governano, quando l’ombra aiuta davvero le colture. L’agrovoltaico fa convivere agricoltura ed energia nella stessa particella. Regole, misure obbligatorie e benefici possibili per colture e acqua.

Perché questo articolo

Troppo spesso, sui social, scorrono foto veloci e commenti del tipo: “avete occupato i campi”, “mettete i pannelli sui tetti”. Questo articolo serve a dare strumenti semplici per capire che cos’è l’agrovoltaico e la differenza sostanziale con fotovoltaico classico, come viene controllato per legge, quali effetti misurati può portare a colture e acqua. La campagna resta campagna quando progetto e gestione rispettano l’agronomia e quando i dati lo dimostrano nel tempo. Ministero Agricoltura Foreste GSE

Che cos’è, in parole chiare

Agrovoltaico significa usare la stessa particella agricola per due produzioni: cibo ed elettricità, una differenza abissale per l’accusa di togliere terreno all’agricoltura. Il progetto nasce attorno al lavoro dei campi, altezza utile dei moduli per il passaggio dei mezzi, corridoi di manovra, isole tecniche (quadri, inverter, cabina) allineate sulle capezzagne (strada sterrata di servizio agli appezzamenti coltivati adiacenti tra loro), sensori che registrano resa agronomica, consumo d’acqua e microclima. A livello europeo questa configurazione è riconosciuta come via per aumentare l’efficienza d’uso del suolo. Un metro quadrato genera valore agricolo e valore energetico nello stesso tempo. Lo spiega il Centro Comune di Ricerca della Commissione europea (Joint Research Centre). Repository JRC

Quali regole valgono oggi in Italia

Il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 22 dicembre 2023, n. 436 attiva la misura del PNRR “Sviluppo agrivoltaico”. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato le Regole Operative: prevedono contributo in conto capitale fino al 40% dei costi ammissibili e tariffa sulla produzione elettrica netta immessa. Per ottenere e mantenere l’incentivo occorre un monitoraggio per tutta la vita dell’impianto. Continuità dell’attività agricola o pastorale, risparmio idrico, fertilità del suolo, microclima e resilienza ai picchi climatici. Ogni anno l’azienda presenta una relazione agronomica asseverata ed i risultati vengono confrontati con i valori della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), con controlli documentali e sopralluoghi. Le conseguenze in caso di risultati agricoli inadeguati sono esplicitate nelle Regole Operative e in sostanza se non vengono rispettate, si chiude. GSE Ministero Agricoltura Foreste

“Mettete i pannelli sui tetti e sui capannoni”

Questo è uno dei commenti che si leggono più spesso. I tetti e i capannoni vanno sfruttati bene quando struttura, orientamento e autorizzazioni lo consentono. ENEA ha stimato che il fotovoltaico su circa il 30% delle coperture abitative può servire l’intero fabbisogno elettrico residenziale del Paese. La transizione, però, riguarda anche industria, servizi, mobilità elettrica e reti. Qui entrano soluzioni aggiuntive, compreso l’agrovoltaico progettato correttamente. In questo modo il campo continua a produrre e, allo stesso tempo, aggiunge capacità rinnovabile. Media ENEA

Quando l’ombra aiuta davvero le colture

In estati torride e climi asciutti l’ombreggiamento parziale dei fotovoltaico nei campi attenua lo stress termico, limita l’evaporazione e stabilizza le rese di alcune specie. I siti dimostrativi coordinati da Fraunhofer ISE, hanno misurato risparmi d’acqua e maggiore efficienza d’uso del suolo (somma del valore agricolo e dell’energia). Il risultato dipende dalla specie, dal suolo, dall’altezza dei moduli e dalle distanze tra i filari. Per questo i progetti seri si disegnano sito per sito e si verificano anno dopo anno con i sensori. Fraunhofer ISE American Solar Grazing Association

Come si riconosce un progetto fatto bene

In campo si vede una geometria leggibile, moduli fotovoltaici alti, passaggi larghi, capezzagne libere, attrezzature tecniche raccolte su piazzole laterali. Nella documentazione si trovano piani di monitoraggio e report annuali con numeri sulla produzione agricola dell’azienda, sui consumi d’acqua, sul microclima e sulla qualità del suolo. Questo impianto nasce per tenere in attività l’azienda agricola e per produrre chilowattora con ordine, seguendo regole pubbliche. GSE

Una chiusura per chi scrive di impulso

La foto scattata dal finestrino mostra pannelli e pali ma la realtà completa mostra trattori che passano, raccolte che proseguono, tabelle di monitoraggio e risultati che si confrontano ogni anno con aziende simili del territorio. I tetti aprono molte porte, l’agrovoltaico le amplia quando il sistema Paese chiede più energia senza fermare il lavoro dei campi. È una strada concreta di tradizione agricola e ingegneria che tirano lo stesso solco. Ministero Agricoltura Foreste L.L.

Fonti principali

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